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EMERGENZA CORONAVIRUS: COME COMBATTERE LO STRESS DA ISOLAMENTO

#LEPILLOLEDISTUDIOTRE

L’emergenza sanitaria provocata dal Covid-19 ha costretto l’intera popolazione mondiale a chiudersi dentro casa, limitando le uscite solo per comprovati motivi lavorativi e di salute. In questo scenario quasi irreale, assurdo, al quale nessuno era abituato, tra la popolazione si fa strada lo stress.

L’emergenza sanitaria diventa, così, anche un’emergenza psicologica. Per questo motivo, in tutta Italia, sono state attivate linee d’ascolto e intervento online per tutti coloro che avessero bisogno di aiuto per affrontare questo periodo. Le domande più comuni sono “Come possiamo resistere restando chiusi in casa?”, “Quando finirà tutto questo?”. Le sensazioni che ne scaturiscono sono soltanto sensazioni negative: da quelle degli anziani che hanno paura di morire, a quelle degli adolescenti obbligati a stare lontano dai loro amici, a quelle di molti lavoratori che si trovano costretti a non poter recarsi a lavoro e, quindi, preoccupati da una possibile perdita dello stesso.

Tutti quanti siamo stati privati dell’autonomia, della sicurezza e del controllo della nostra vita; la paura si trasforma in ansia, in preoccupazione per il futuro.
L’isolamento forzato tra le mura domestiche provoca frustrazione, turbamenti, tristezza e rabbia. Tutto questo provoca stress; ci sentiamo soli non potendo abbracciare le persone a noi care poiché siamo stati privati del conforto della vicinanza fisica.

Quindi come sopravvivere a tutto questo? Donatella De Marinis, psicoterapeuta e vicepresidente del Centro studi terapia della Gestalt, spiega «Il primo passo è accogliere ciò che sentiamo, altrimenti nervosismo, panico, depressione ci sovrasteranno. Negare la sofferenza crea solo altro malessere».

Un altro consiglio utile è quello di elaborare uno schema mentale dandoci orari e regole scelti da noi che fanno da guida a queste giornate chiusi in casa.
In questo modo, quando i ritmi riprenderanno come prima, quando si tornerà alla normalità, usciremo da questa brutta situazione cambiati, più consapevoli di noi stessi e padroni del nostro tempo e delle nostre abitudini. Ci accorgeremo che la quarantena non sarà stata tempo perso ma tempo ritrovato.

Il professore ed health coach Antonio Pipio propone lo schema delle tre A:

A come amore: verso sé stessi: ritagliamoci qualche minuto per riflettere su noi stessi.
A come alleati: teniamoci in contatto con chi ha idee diverse dalle nostre sull’emergenza in modo da ampliare l’orizzonte di pensiero con opinioni inedite, magari ottimiste e costruttive.
A come atteggiamento mentale: passiamo dalla reattività “Che cosa mi capiterà?” alla proattività “Cosa posso fare per migliorare dopo?”. La proiezione sul domani attiva il desiderio, cioè la motivazione a riprendere in mano la nostra vita. 

Ricordiamo che la regola principale per rimanere lontani dal Coronavirus e combatterlo, tutti insieme, è restare a casa. Concedersi di uscire e correre rischi solo per vere necessità di lavoro o di sussistenza, rispettando comunque le distanze di sicurezza da altre persone.

#iorestoacasa

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