Dopo la revoca del Bando Isi 2019, i cui fondi stanziati per i primi quattro dei suoi cinque assi di finanziamento sono stati impiegati per la promozione di interventi straordinari per il contrasto del nuovo Coronavirus nei luoghi di lavoro, l’Inail ha pubblicato l’avviso pubblico Isi Agricoltura 2019-2020 mettendo a disposizione 65 milioni di euro a fondo perduto, 20 dei quali finanziati dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, per il miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza nelle micro e piccole imprese del settore agricolo.
La ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali, Nunzia Catalfo, sottolinea che gli incentivi erogati alle aziende agricole si sono rivelati una leva importante per aumentare l’efficacia delle strategie di prevenzione in un settore di attività caratterizzato da rischi elevati per i lavoratori, contribuendo a ridurre i pericoli che derivano da un parco macchine obsoleto, che non garantisce standard adeguati di sicurezza ed efficienza.
Per la ministra delle Politiche agricole e forestali, Teresa Bellanova, “la scelta di incentivare la sostituzione dei mezzi più vecchi con macchine e trattori di ultima generazione, oltre a migliorare i livelli di salute e sicurezza, aumenta il rendimento e la sostenibilità globale delle aziende in un settore cruciale della nostra economia, producendo crescita e sviluppo.
I criteri del nuovo avviso, approvati il 25 giugno dal Consiglio di amministrazione dell’Istituto, ricalcano quelli previsti dal bando Isi 2019, con riferimento alle iniziative dedicate all’agricoltura. Lo stanziamento di 65 milioni di euro, in particolare, è suddiviso in budget regionali e ripartito in due assi di finanziamento. Il primo, pari a 53 milioni di euro, è destinato alla generalità delle micro e piccole imprese operanti nel settore della produzione primaria dei prodotti agricoli. I 12 milioni del secondo, invece, sono riservati ai giovani agricoltori, organizzati anche in forma societaria.
Il contributo in conto capitale per ogni progetto ammesso al finanziamento, calcolato sulle spese sostenute al netto dell’Iva, è pari al 40% per la generalità delle imprese agricole e al 50% per i giovani agricoltori, tra un minimo di mille e un massimo di 60mila euro, ed è cumulabile con i benefici concessi per far fronte all’emergenza sanitaria ed economica da Covid-19.
Ciascun intervento può prevedere al massimo l’acquisto di due mezzi agricoli e/o forestali in una delle seguenti combinazioni: un trattore e una macchina dotata o meno di motore proprio, due macchine, di cui una sola dotata di motore, o due macchine senza motore.
Per essere finanziabile, ogni mezzo deve soddisfare i requisiti di una delle due misure previste dal bando, che puntano rispettivamente al miglioramento del rendimento e della sostenibilità dell’azienda e all’abbattimento delle emissioni inquinanti, e assicurare il miglioramento rispetto a uno dei tre fattori di rischio: quello infortunistico legato all’utilizzo di mezzi obsoleti, il rischio rumore e quello legato allo svolgimento di operazioni manuali. Il punteggio attribuito è determinato dal tipo di intervento previsto, dalle soluzioni tecniche adottate e dal livello di condivisione con le parti sociali.
Tra le misure introdotte nelle ultime edizioni del bando Isi, per aumentare la partecipazioni delle imprese, il nuovo bando conferma la possibilità di caricare sul portale dell’Istituto la perizia del tecnico incaricato della progettazione nel formato di documento informatico firmato digitalmente (Pades o Cades).
Il nuovo avviso pubblico ripropone, inoltre, la soluzione, adottata a partire dall’edizione 2017 del bando Isi, che prevede la redistribuzione delle risorse economiche rimaste inutilizzate nella fase di assegnazione, azzerando quasi totalmente i residui dovuti alla differenza tra i fondi stanziati e quelli effettivamente assegnati alle aziende.
La presentazione delle domande di accesso ai finanziamenti avverrà, a partire dal 15 luglio 2020, in modalità telematica, attraverso una procedura “valutativa a sportello” articolata in tre fasi, le cui date sono pubblicate sul portale dell’Istituto
Fonte: Inail