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EFFETTI PSICOLOGICI DELLO SMART WORKING

A causa della pandemia provocata dal Covid19, il lavoro a distanza (smart working) è diventato la nuova quotidianità di tantissimi lavoratori. Ma, a lungo termine, questo può avere effetti sul benessere psicologico di questi ultimi? Dover passare un numero significativo di ore di fronte un computer, in assenza di interazione sociale, fondamentale per il benessere psichico, potrebbe generare stress e disturbi correlati quali ansia, depressione e in alcuni casi anche burn out (situazione di malessere, demotivazione, esaurimento).

Lo smart working è comunque caratterizzato da diversi aspetti contraddittori: se da un lato è comodo in quanto i lavoratori possono scegliere come scandire gli orari di lavoro e organizzare i luoghi in cui lavorare, dall’altro, la perdita dell’interazione sociale sul luogo di lavoro, la mancanza di confronto e di partecipazione alla vita dell’azienda, contribuiscono ad aumentare lo stato di ansia e frustrazione del lavoratore. Queste conseguenze psicologico-relazionali potrebbero portare ad un incremento di patologie ansioso-depressive e a compromissioni nelle capacità empatiche e cooperative.  

Quando si ricorre alla modalità di lavoro agile, bisogna rimodulare gli spazi in cui questo deve svolgersi e allineare le regole dello smart working con gli obiettivi aziendali. Per questo si fanno sempre più strada la necessità di disponibilità all’apprendimento degli strumenti digitali della tecnologia in generale, la capacità di mantenere il focus sul progetto che si sta seguendo, la gestione del tempo e la gestione separata della vita privata e lavorativa.

È emersa, dunque, nell’ultimo anno sempre più spesso, la necessità di programmi di formazione che aiutino sia il manager, datore di lavoro, sia il lavoratore a sviluppare tutte quelle capacità che sono e saranno indispensabili per affrontare le sfide di un prossimo futuro: la gestione dello stress, l’apertura alla sperimentazione, la calma, la resilienza, la flessibilità e l’adattabilità. Fondamentali saranno anche le abilità relazionali come l’ascolto, il rispetto, l’empatia, la cooperazione e l’assertività.

Cosa si può fare per cercare di trarre il più possibile i lati positivi dello smart working?

Quando si lavora da casa è importante darsi delle regole fisse e imparare a seguire una certa routine; è importante, durante il lavoro, concedersi delle pause.

Per prima cosa, provare a dedicare del tempo, nell’arco della giornata, a sé stessi e alle relazioni sociali ancora più di quanto non si facesse prima; fare attività fisica; trascorrere il dopo cena insieme ai familiari con attività piacevoli condivise e organizzare uscite all’aria aperta nei week-end. Infine, mantenere uno stile di vita sano e pianificare al meglio la propria giornata, evitando il lavoro multitasking.

A livello aziendale, invece, è importante l’utilizzo di figure (anche esterne) che insegnino a rafforzare le abilità di coping dei lavoratori e dei manager, aiutandoli ad affrontare e a superare le difficoltà imposte dal periodo di pandemia che stiamo vivendo.

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