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LAVORI DI MANUTENZIONE SULLE FACCIATE: FATTORI DI RISCHIO

Durante la fase di progettazione e di programmazione dei lavori sulle facciate di edifici esistenti, il progettista e il coordinatore per la sicurezza devono formalizzare la valutazione dei fattori di eventuali rischi nel PSC (Piano di Sicurezza e Coordinamento). Durante la fase di realizzazione dei lavori, invece, la competenza spetta ai datori di lavoro delle imprese esecutrici, che redigeranno il POS (piano operativo di sicurezza) e il PiMUS (Piano di Montaggio Uso e Smontaggio), per quanto riguarda il ponteggio da utilizzare per l’esecuzione dei lavori.

Per realizzare la manutenzione delle facciate occorre dotarsi di ponteggi, ponteggi auto sollevanti o di ponti su ruote oltre che di macchine, impianti e attrezzature che richiedono uno spazio specifico per il loro posizionamento e funzionamento. Per alcuni tipi di attività, come ad esempio la sostituzione di infissi e ringhiere, è necessario, invece, creare aree di stoccaggio in cantiere. L’attività può produrre scarti o macerie, provenienti sia dalle demolizioni che dalla posa in opera, la cui gestione dovrà essere adeguatamente programmata.

Le caratteristiche dell’edificio e la finitura della facciata possono condizionare la sicurezza del lavoro; occorre quindi valutare attentamente l’articolazione della facciata, la presenza di oggetti, rientranze, balconi e la possibilità di ancoraggio delle opere provvisionali e dei DPI anticaduta. Su facciate lineari sarà possibile intervenire anche con ponteggi auto sollevanti, mentre, su facciate articolate con rientranze e sporgenze, occorrerà procedere con l’installazione di idonei ponteggi. Anche i materiali con cui la facciata è realizzata possono condizionare le scelte esecutive; infatti, se questa è di pregio o comunque vetrata, difficilmente si potranno montare ponteggi con tutti gli ancoraggi previsti dal libretto di autorizzazione ministeriale. In questo caso, si dovrà ricorrere a soluzioni alternative o a ponteggi progettati ad hoc. 

I principali punti da verificare prima della realizzazione dei lavori sono:

  • Disponibilità di adeguato spazio per l’allestimento del cantiere;
  • Presenza di linee elettriche aeree nella zona di lavoro;
  • Presenza di alberi o altre preesistenze;
  • Presenza di solai o pavimentazioni con portate limitate.

Molto spesso in cantiere sono presenti anche persone non addette ai lavori. Queste sono i residenti, i fruitori e tutti gli altri che per un qualsiasi motivo si trovino a circolare nei pressi dell’edificio. Spesso, all’interno degli stabili, possono essere presenti anche immobili commerciali che non è possibile chiudere durante l’esecuzione dei lavori.

Per questo motivo, le misure di protezione da mettere in atto saranno:

  • predisposizione di passaggi protetti mediante portali realizzati con elementi da ponteggio, protezioni da erigersi in prossimità degli accessi alle diverse zone dell’edificio, compresi quelli utilizzati saltuariamente;
  • realizzazione sui ponteggi di mantovane o parasassi, da prevedersi su tutti i lati in cui è possibile la caduta di materiali dall’alto;
  • il montaggio delle opere provvisionali in prossimità dei luoghi di passaggio andrà realizzato in orari di minimo afflusso di persone esterne e sotto la supervisione di uno o più operatori, con il compito di regolare il passaggio;
  • nei momenti di sollevamento di materiali con autogrù, qualora il transito interessasse dei passaggi, occorrerà procedere in orari di minimo afflusso di persone esterne. 

Per quanto riguarda, invece, l’organizzazione di cantiere, le aree di cantiere e di deposito dei materiali dovranno essere tutte recintate con elementi fissi di altezza non inferiore a 2 metri; gli accessi alle aree saranno tutti dotati di porte chiuse con lucchetto; la recinzione sarà opaca per impedire dall’esterno la vista del cantiere; in relazione alla presenza di traffico veicolare, la recinzione esterna del cantiere andrà opportunamente segnalata conformemente a quanto prescritto dal Regolamento di attuazione del Codice della Strada e dal D.M. 10 luglio 2002 (Schemi segnaletici); in prossimità degli accessi si dovrà sistemare l’idonea cartellonistica di sicurezza, compreso il divieto di accesso ai non addetti ai lavori.

Per le opere provvisionali, la presenza di un ponteggio richiede la predisposizione del PiMUS, da parte dell’impresa addetta al montaggio (art. 136 del D. Lgs. n° 81/2008), nel quale deve essere sempre contenuto il disegno del ponteggio per montaggi semplici, mentre risulta necessario il progetto redatto da un ingegnere o da un architetto abilitato (art. 133) per ponteggi con altezza superiore a 20 metri e per quelli con schemi maggiormente complessi al di fuori degli schemi-tipo. 

I lavori devono essere sempre condotti nel rispetto della sicurezza delle persone che si trovano all’interno dell’edificio o in zone limitrofe, considerando le modalità di sollevamento e trasporto dei materiali e le eventuali fasce di rispetto del rumore verso terzi. Nel caso di cui i lavori interessino unità immobiliari, si dovranno prendere idonei contatti con il fruitore di questi spazi, al fine di limitare i rischi e i disagi.

Fonte: puntosicuro

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